mercoledì 19 marzo 2014

Abbiamo letto “La confessione” di Jodi Ellen Malpas

Buon pomeriggio amici lettori, vi parlo oggi di un libro per cui sono andata letteralmente in brodo di giuggiole! Di che libro parlo? Ma de “La Confessione” di Jodi Ellen Malpas ovviamente!


Titolo: La confessione

Titolo originale: This Man  (This man trilogy #1)

Autore: Jodi Ellen Malpas

Data di uscita: 6 marzo 2014

Editore: Newton Compton

Prezzo: 9,90 €

Pagine: 447


Trama

Ava è stata chiamata ad arredare alcune stanze di una lussuosissima dimora londinese, il Maniero. Il proprietario, Jesse Ward, ha chiesto di lei personalmente. Ava si presenta all’appuntamento aspettandosi un vecchio aristocratico e invece si ritrova davanti un uomo giovane, pericolosamente bello e molto sicuro di sé. Fin da subito è chiaro che Jesse sa come ottenere quello che vuole, e adesso vuole lei. Ava sa che da un uomo così sensuale ma prepotente, dominante e irragionevole sarebbe sicuramente meglio scappare, ma lui è determinato a farla sua e Jesse non è un uomo al quale è facile sfuggire…
Sebbene il genere erotic romance esista da sempre, ha avuto un forte impatto da quando mamma E.L. James ci ha propinato il complicato e bellissimo Christian Grey. Da quel momento scrittori e scrittrici del genere hanno iniziato a sfornare una copia dopo l’altra di questa storia. Ci siamo ritrovati molte volte a leggere storie fac-simile e ritrovare personaggi già conosciuti. Dove voglio andare a parare con questa premessa? Ma da nessuna parte…constatavo tra me e me (e voi) come questo genere spesso stanchi un po’ per via delle troppe somiglianze. La confessione non brilla quanto a originalità di temi ma se vi dovessi dire quanto e se mi è piaciuto romanzo risponderei “cavolo, SI”! E pian piano vi farò capire perché.
La storia è più o meno sempre quella: LEI, una giovane donna che lavora, in questo caso trattasi di una interior designer, con una storia importante alle spalle finita per il tradimento del fidanzato, corazza attorno al cuore per evitare l’ennesima rottura in mille pezzettini; LUI tipico maschio-alfa con un passato probabilmente difficile, ricco da fare quasi schifo e con una certa mania di controllo; UN INCONTRO, il loro che promette - e non delude – scintille, fuochi d’artificio, fiamme, incendi e chi più ne ha più ne metta; la PASSIONE inarrestabile, incontenibile, altamente infiammabile.
Gli ingredienti come potete ben notare ci sono davvero tutti eppure è scritto talmente bene, i personaggi appaiono così reali che è IMPOSSIBILE per chiunque non apprezzarlo sebbene possa richiamare una storia già sentita. Ed è così che la LEI si trasforma nella meravigliosa Ava O’Shea, il LUI acquista il nome del Lord Jesse Ward, e l’INCONTRO  e la PASSIONE diventano nucleo fondamentale di questo romanzo.
La Malpas sa bene come catturare l’attenzione di noi curiosi lettori in cerca di emozioni forti, ci riesce nonostante la lunghezza del romanzo (che non mi ha disturbato affatto, poteva anche essere di 1000 pagine che il mio giudizio non sarebbe affatto cambiato), ci riesce nonostante anche le molteplici scene hot (per i miei gusti sono davvero tante, ma nemmeno questo riesce a cambiare il mio parere); i suoi personaggi non sono artefatti, ma ci appaiono reali e che agiscono mossi da sentimenti che pervadono la vita quotidiana di qualsiasi persona, vendetta, rabbia, gelosia (Jesse jè fa davvero un baffo a Otello!), paura, amore.
Ava, dopo essere stata tradita, guarda l’amore come qualcosa che non ha un lieto fine, un sentimento pronto a spezzarti il cuore prima o poi, magari non subito…ma nella sua visione delle cose, è solo questione di tempo prima di uscirne disintegrata a livello emotivo. Allo stesso tempo, è una donna di carattere, molto competitiva (e questo lato vi farà sorridere più di una volta, credetemi) i cui comportamenti, legati alla frustrazione di essere comandata a bacchetta da un certo maschio-alfa, sfoceranno spesso anche nell’immaturità e in vere e proprio bambinate. Ma che vi devo dire? Mi è piaciuta anche e soprattutto per questo. E andiamo…quante volte vi è stato detto anche da piccoli “Non toccare quella cosa” e puntualmente, mezzo secondo dopo, la stavate ovviamente toccando? Ecco…questo per spiegarvi l’effetto Jesse Ward su Ava. E potete immaginare cosa accade se una ragazza “sfida” un maschio-alfa, risate e “acrobazie” sono assicurate! A partire dai conti alla rovescia che la povera Ava ha dovuto sentire, del tipo “Conterò da tre a zero e poi saranno fatti tuoi”… cosa succede quando si arriva allo zero? Lo scoprirete solo leggendo :P Avrete capito che il personaggio di Ava mi è piaciuto molto, l’ho trovata simpatica, sfrontata, indisciplinata e una tipa con i piedi per terra. Il consiglio che le è stato dato di non “costruire castelli in aria” su Jesse, da una terza persona odiosissima sarà qualcosa di cui non riuscirà a liberarsi, e continuerà a vivere la storia con Jesse con la consapevolezza che prima o poi finirà. E finirà con un cuore spezzato. Il suo.
Ma ora veniamo a ciò che è il cuore pulsante del libro, il rimedio a tutti i mali del mondo, l’acqua nel deserto (starò forse esagerando?)…la Confessione non avrebbe ragion d’essere senza un personaggio come Jesse Ward. *e qui non parte solo l’ormone, ma il cuore salta dal petto e si mette a ballare la Macarena*
Bene, bene, bene. Il caro bel Lord del Maniero. Un Maniero imponente che agli occhi di Ava, chiamata proprio a lavorare sull’ala nuova della sfarzosissima costruzione, appare come un hotel di lusso (adoro questa ragazza, capirete perché dopo averlo letto!). Oh avanti…se pensate che possedere un Maniero di lusso voglia dire essere ricchi da fare schifo, cosa ne direste se oltre al Maniero si possedesse anche un super attico nel centro di Londra, una Aston Martin e circa 12 moto Ducati? Ora potete richiudere la bocca, perché non è questo che fa di Jesse Ward…Jesse Ward.
E non è nemmeno il suo essere maschio-alfa a renderlo irresistibile (anche se ci mette del suo a dir la verità)…a rendere Jesse un protagonista del suo calibro è un carattere spiazzante, brutale e dolce allo stesso tempo, è il giorno e la notte, lo Yin e lo Yang, il bello e cattivo tempo insieme (sto esagerando di nuovo?). Jesse è il tipo che mangia burro di arachidi con un dito, che gioca a nascondere tutto quello che appartiene alla povera Ava facendola impazzire nel non ritrovare le sue cose, lasciando in vista solo ciò che LUI vuole che lei abbia; è il tipo che senza un minimo di tatto o timore prende il suo cellulare e le cambia continuamente la suoneria a lui associata rivelando oltretutto ottimi, ma davvero davvero ottimi, gusti musicali (100 punti solo per Running up the hill dei Placebo, Creep dei Radiohead, Black and Gold di Sam Sparro); è quello che a ballare ritiene, a detta del suo amico Sam, di avere l’esclusiva sui pezzi di Justin Timberlake -il che mi ha piegato in due delle risate, così per dire- rivelando di essere un ottimo ballerino (c’è qualcosa che quest’uomo NON sa fare?); è colui che in preda alla rabbia isterica mostra dito medio anche alle autorità non nascondendo un animo ribelle e insubordinato.
Ma Jesse è anche un uomo che nasconde dei segreti che non ci è dato ancora sapere, molte sono le domande che restano in sospeso in questo libro e che esigono una risposta e sono contenta che non dovremo aspettare molto per leggere come evolverà questa storia. Tra le varie domande che mi potrebbero venire in mente su cosa può essere accaduto nel suo passato, come può essersi fatto quella lunga cicatrice sul fianco, cosa l’ha portato ad essere così irragionevole nella vita… quella che non mi da tregua è…
MA QUANTI ANNI HA JESSE WARD???
Nonostante le continue domande di Ava, risponde sempre un’età diversa a partire dai 21…e questa cosa mi sta letteralmente uccidendo il cervello. Età a parte ci ritroviamo davanti ad un uomo possente, bello come un dio e con un sorriso da farabutto…se a questo ci aggiungiamo un completo grigio e un enorme Rolex al polso, beh il danno è fatto. Diventa una droga dalla quale è impossibile disintossicarsi.
Come sempre sono stata prolissa ed esagerata in tutte le mie constatazioni, ma La Confessione per me è tutto questo! Che poi, diciamocelo chiaramente, per me il libro poteva chiamarsi col titolo originale THIS MAN…oh, sì. This. Man. E non aggiungo altro.


Xo xo,

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